La Festa della Repubblica Italiana è una importante giornata celebrativa istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana.
Il 2 e 3 giugno del 1946 il popolo italiano fu invitato tramite un referendum a decidere quale forma istituzionale (monarchia o repubblica) da dare allo Stato dopo la fine del fascismo.
Per la prima volta andarono a votare su scala nazionale tutti i cittadini e le cittadine che avevano raggiunto la maggiore età; questo grazie all'introduzione del suffragio universale, avvenuto nel 1945, che riconobbe il diritto di voto anche alle donne.
Quello stesso giorno il popolo italiano fu chiamato anche ad eleggere un’Assemblea Costituente, che aveva il compito di scrivere la nuova Costituzione.
In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie...
(Piero Calamandrei)
Cerimoniale istituzionale
Come di consueto, le celebrazioni del 2 giugno sono un evento estremamente solenne, al quale partecipano le massime cariche dello Stato. I momenti di maggiore impatto a livello simbolico sono l’alzabandiera presso l’Altare della Patria, in Piazza Venezia a Roma e la deposizione di una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto.
Successivamente a ciò, viene eseguito l’inno di Mameli e la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori sfreccia per i cieli di Roma, disegnandovi la bandiera nazionale con i caratteristici fumi colorati all’olio di vaselina, collocati all’altezza degli scarichi posteriori degli aeroplani.
Dopo l’esibizione, il Presidente della Repubblica, si reca in via San Gregorio, ove passa in rassegna tutti i reparti dell’esercito ivi schierati. Segue poi la vera e propria parata ossia la sfilata dei corpi militari e delle relative bande in via dei Fori Imperiali.
Novità di quest’anno riguarda l’apertura al pubblico dei giardini del Quirinale, riservata, per motivi legati ancora alla pandemia, ad un numero limitato di persone con fragilità, rappresentate dalle associazioni nazionali di categoria.