Il vincolo paesaggistico è un vincolo previsto dalla legislazione nazionale che tutela per legge le aree a maggior pregio paesaggistico. Viene disciplinato dal D.Lgs n° 42/2004 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
L’obiettivo del legislatore è quello di limitare la realizzazione di opere invasive e non armoniche con l’ambiente presente nelle zone in cui vengono pianificati gli interventi.
Tuttavia, Il vincolo non preclude la possibilità di poter costruire, ma per qualsiasi progetto, la cui esecuzione ricada in aree tutelate, sussiste l’obbligo dei soggetti interessati di avviare un’istanza per sottoporre l’intervento alla valutazione dell’ente competente (Regione o Comune), affinché ne sia accertata la compatibilità paesaggistica e ne sia rilasciata la relativa autorizzazione. Inoltre gli stessi soggetti hanno l’obbligo di astenersi dall'avviare i lavori fino a quando non ne abbiano ottenuta l'autorizzazione. L'autorizzazione paesaggistica costituisce un atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l'intervento urbanistico-edilizio.
Come verificare la presenza del vincolo paesaggistico
Oltre a consultare le carte del Piano Paesaggistico Regionale (PPR) per sapere con esattezza se un’area sia sottoposta o meno a vincolo paesaggistico, il cittadino ha la possibilità di richiedere il Certificato di sussistenza di vincolo Paesaggistico all’ufficio competente nel Servizio di Tutela del Paesaggio della rispettiva Provincia o della Regione di appartenenza. Una volta appurata la presenza del vincolo paesaggistico, è necessario procedere con l’iter burocratico, che seppur in parte semplificato da alcuni anni, continua a basarsi sulla presentazione di svariati documenti da parte del cittadino.
L’autorizzazione paesaggistica è efficace per un periodo di cinque anni, scaduto il quale, l’esecuzione dei lavori deve essere sottoposta a nuova autorizzazione. Qualora i lavori siano iniziati nel corso del quinquennio di efficacia, possono essere conclusi entro e non oltre l’anno successivo la scadenza del quinquennio.
Sono previste due tipologie di autorizzazione paesaggistica a seconda del tipo di intervento e della zona in cui esso si realizza: L’autorizzazione paesaggistica ordinaria e l’autorizzazione semplificata.
L’iter per l’autorizzazione paesaggistica ordinaria:
Sommando i tempi previsti per questo iter, si può vedere come esso possa raggiungere i 105 giorni, quindi possa durare fino a tre mesi e mezzo.
Per questo motivo, è stato introdotto il procedimento di autorizzazione semplificata, previsto per interventi di lieve entità.
L’iter per ottenere l’autorizzazione paesaggistica semplificata:
Quando non serve l'autorizzazione
Nelle aree sottoposte a vincolo è possibile realizzare interventi senza autorizzazione paesaggistica per:
"Il paesaggio è storia resa visibile"
J.B. Jackson