La visura è un documento ufficiale del Catasto che contiene i dati catastali dell’immobile e dei soggetti intestatari. Tale documento è utile durante le trattative di compravendita immobiliare, oppure per il calcolo dell’IMU, della TARI e della TASI.
E’ richiesta anche dalle Banche per l’erogazione di mutui o prestiti e da alcuni Enti per l’allacciamento delle utenze.
Dal 2010, inoltre, per poter stipulare un atto notarile è indispensabile che la visura catastale dell’unità immobiliare riporti quale intestatario l’esatto nominativo del proprietario.
Non è un documento probatorio, infatti non è indicato il proprietario ma l’intestatario della ditta catastale, oltre ad altre informazioni che riguardano, ad esempio:
• la quota assegnata dagli Uffici del Catasto;
• l’ubicazione del bene immobile;
• i dati catastali identificativi (partita, foglio, particella o mappale, subalterno);
• la categoria e la superficie o il numero di vani;
• la rendita catastale o il reddito dominicale o agrario.
Nella visura catastale non vengono quindi indicati i dati dell’atto notarile e la natura dei diritti, e le quote non sono certe. Per accertare la titolarità giuridica di un immobile in capo a un soggetto occorre procedere con una visura ipotecaria.
Come ottenerla
È possibile richiedere la visura catastale in riferimento ad un singolo immobile, visura per immobile, oppure relativamente a una persona fisica o giuridica. In quest’ultimo caso si parla di visura per soggetto e consente di conoscere le informazioni su tutti gli immobili di cui un soggetto risulta intestatario, anche solo in parte.
Come Leggerla
1. tipologia della visura
2. dati della richiesta
3. dati identificativi dell’immobile (eventuale sezione, foglio, particella, subalterno, categoria, consistenza, rendita, etc.)
4. variazioni tecniche
5. indirizzo relativo all’immobile
6. annotazioni che possono essere riferite ai dati identificativi dell’immobile oppure all’intestato
7. dati anagrafici del/i proprietario/i
8. quota di proprietà e titolarità (proprietà, usufrutto, nuda proprietà, etc.)
9. provenienza della proprietà, ovvero dati derivanti da atto pubblico (atto notarile) o giudiziario (separazione, usucapione, etc.), o denuncia di parte (successioni o riunioni di usufrutto) con cui il titolare del diritto diventa intestatario mediante voltura.
Visura attuale e visura storica - Differenze
La visura catastale storica permette di venire a conoscenza della storia di un dato terreno o fabbricato partendo dalle informazioni identificative catastali. In questo tipo di visura catastale sono trascritte tutte le variazioni catastali avvenute nel tempo: precedenti proprietari, frazionamenti, particelle soppresse e dati catastali antecedenti. Perciò questa tipologia permette di conoscere tutto lo storico di un determinato immobile, terreno o fabbricato.
La visura catastale attuale, invece, consente di conoscere la situazione attuale dell’immobile e di avere tutte le informazioni più recenti.
Entrambe le visure contengono queste informazioni:
•i dati identificativi come il foglio, particella, subalterno del Comune di appartenenza;
•i dati di classamento come la zona censuaria, microzona del Comune di appartenenza, categoria catastale, classe, consistenza, rendita catastale;
•altri dati come la nuda proprietà o usufrutto, indirizzo e anagrafica del proprietario e altre annotazioni.
La planimetria catastale è la rappresentazione grafica, solitamente in scala 1:200, della distribuzione degli spazi interni di una data unità immobiliare, come appartamento, ufficio, negozio, o garage.
Nella planimetria catastale sono riportate l’indicazione del piano, le altezze interne, eventuali confinanti, la destinazione dei locali quali bagno, ripostiglio, cucina, e l’orientamento dell’unità rispetto al nord. Viene inoltre indicato il nominativo del tecnico che ha provveduto all’accampionamento, la scala di riferimento ed i dati catastali che identificano l’unità.
Le planimetrie catastali non costituiscono documentazione probatoria, in quanto possono non riportare l’esatta sistemazione interna dell’unità immobiliare richiesta. Tale anomalia deve essere ricercata nella mancata presentazione da parte del proprietario della nuova planimetria, a seguito di variazioni interne dovute a lavori per ristrutturazione, ampliamento o addirittura frazionamento.
Il documento può essere richiesto, da un avente titolo (proprietario, comproprietario, erede) o da un suo delegato, a differenza della visura che può essere richiesta da tutti pagando i relativi tributi.