La procura, atto con il quale il quale un soggetto autorizza un altro soggetto ad agire in suo nome, può essere di due tipi: procura generale e procura speciale.
Quando l’oggetto della procura è la vendita di un immobile il notaio redigerà una procura speciale ovvero un atto per l’autorizzazione a procedere per quel determinato incarico.
La procura a vendere in questo caso cesserà la sua validità nel momento in cui la gestione dell’affare viene portato a termine o in caso di revoca.
Uno degli aspetti più importanti curati dal notaio nella procura a vendere è l’oggetto dell’atto. Oltre ad un generico incarico a procedere in proprio nome infatti occorre precisare quali poteri specifici si vogliono affidare al proprio procuratore: il procuratore può trattare sul prezzo di vendita, concedere dilazioni del pagamento, riscuotere la somma etc. Inoltre, se l’oggetto dovesse risultare impreciso e vago, la procura stessa risulterà essere inutilizzabile e si dovrà procedere con la stipula di una nuova delega.
Documenti richiesti dal notaio per procura speciale vendita immobile
Entrambe le parti dovranno presentare:
Se a conferire la procura a vendere è una società si dovrà presentare:
Il notaio richiederà inoltre al delegante una copia dell’atto che attesti la proprietà dell’immobile che si vuole vendere nonostante le obbligatorie verifiche (visure catastali e ipotecarie) che sarà tenuto a svolgere per confermare quanto dichiarato e presentato dal cliente.
Costi
Le due tipologie di procure, se stipulate per atto notarile, hanno costi differenti:
la procura speciale sconta infatti l'imposta di bollo nella misura di 16,00 euro per ogni 100 righe di testo su foglio uso bollo;
la procura generale, invece, sconta l'imposta di registro in misura fissa (al momento in cui si scrive pari ad euro 200,00) e l'imposta di bollo (al momento in cui si scrive pari ad euro 30,00).
A questi costi ci sono poi da aggiungere gli onorari del notaio dovuti per la redazione, registrazione e consulenza, oltre l'I.V.A.